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    Squirting: come avviene? Le risposte a tutte le tue domande

    Aggiornato il 12 maggio 2023
    Fonti Verificate
    Revisione medica di Dott.ssa Sameena Rahman, Specialista in ostetricia e ginecologia, professoressa clinica associata, Northwestern Feinberg School of Medicine, Illinois, Stati Uniti
    Standard di fact-checking di Flo

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    Lo squirting è un mito che si vede solo nei film porno, giusto? Beh, non esattamente. Un’esperta del team Flo ti spiegherà tutto, da cos’è lo squirting a cosa si prova quando si squirta.

    Nell’immaginario collettivo, lo squirt è un po’ come l’ultima frontiera del sesso, dal momento che raramente se ne parla al di fuori del mondo del porno. È davvero poco probabile che durante una lezione di educazione sessuale ti abbiano insegnato il significato di squirtare o come avviene lo squirt (cioè il rilascio di involontario di un fluido durante un rapporto sessuale), perciò è normale avere mille domande a riguardo. Inoltre, tutto ciò che potresti aver visto nei porno potrebbe non rispecchiare la realtà. 

    “Spesso, il mondo del porno esagera quella che è la rappresentazione dello squirting, in termini di quantità e intensità, per ragioni puramente cinematografiche”, afferma la dottoressa Brandye Wilson-Manigat, ostetrica e ginecologa nonché amministratore delegato di Brio Virtual Gynecology, California, Stati Uniti. 

    Probabilmente già saprai che, nella maggior parte dei porno, il sesso non viene rappresentato in modo realistico. Ma se sei curiosa di scoprire cos’è lo squirting, come si squirta e se questo mito esiste per davvero, noi siamo qui per rispondere a tutte le tue domande. Ecco tutto ciò che dovresti sapere.

    Cos’è lo squirting? 

    Partiamo dalle basi: cos’è lo squirting? Ecco la spiegazione della dottoressa Wilson-Manigat: “Durante i rapporti, vengono rilasciate diverse sostanze che provengono dalla zona vaginale. Tuttavia, per essere più precisi, il termine squirt indica un liquido inodore e incolore che la donna rilascia durante l’attività sessuale”.

    Bene, ora che sappiamo di cosa si tratta, scopriamo perché si verifica. Quando sei eccitata, il battito cardiaco aumenta, insieme al flusso di sangue diretto verso la vagina (ovvero la parte interna dell’apparato sessuale femminile). Questa reazione spinge il liquido presente all’interno della vagina verso le pareti vaginali, facendoti bagnare. Tutto questo processo contribuisce a farti sentire vivace ed eccitata, ma non fa parte dello squirting. 

    Infatti, durante lo squirtin fuoriesce un volume maggiore di liquido rispetto al semplice “bagnarsi”. Viene descritto come un fuoriuscita “zampillante” (a differenza della sensazione di bagnato) ed è piuttosto facile capire se si ha squirtato. In alcuni casi, lo squirting coincide con l’orgasmo, anche se non sempre funziona allo stesso modo: a volte, infatti, è possibile squirtare quando si raggiunge un livello di eccitazione molto elevato. Si possono rilasciare 10 ml o più di liquido quando si squirta. “È possibile squirtare appena prima di un orgasmo o anche senza raggiungere l’orgasmo”, spiega la dottoressa Wilson-Manigat. “Per dirla tutta, lo squirt non è strettamente legato all’intensità o al tipo di orgasmo”. 

    Ci sono alcune persone che non riusciranno mai a squirtare e altre che invece ci riescono, ma non tutte le volte che hanno rapporti. In entrambi i casi, è tutto normale. L’importante è che tu ti senta soddisfatta e a tuo agio durante i rapporti.

    Il liquido dello squirting è uguale alla pipì? 

    L’unica altra sensazione molto simile a un intenso rilascio di liquido la provi quando fai pipì. Per questo motivo, è normale pensare che il liquido rilasciato quando si squirta sia uguale all’urina. Notizia bomba: non è così.

    Le ricerche in ambito medico riguardanti lo squirting (e il piacere in generale) attualmente sono ancora piuttosto limitate e circondate da una marea di falsi miti. Tuttavia, la dottoressa Wilson-Manigat ci dà una prima, importante spiegazione: “Nonostante il fluido rilasciato quando si squirta contenga una percentuale di urina, non si tratta di sola urina”. 

    Uno studio ha esaminato sette donne prima e dopo aver squirtato. Nonostante le partecipanti avessero le vesciche piene prima di squirtare e vuote dopo aver squirtato, il liquido analizzato non conteneva solo urina, ma anche altri elementi. Infatti, i ricercatori hanno scoperto che, nella maggior parte dei casi, questo liquido presentava una percentuale di antigene prostatico specifico (PSA), un enzima prodotto nelle ghiandole di Skene (di cui parleremo più avanti). Il componente principale del liquido rilasciato durante lo squirting è l’acqua. Oltre all’acqua sono presenti percentuali elevate di acido urico, urea, creatinina e sodio. 

    Uno studio del 2022 volto ad analizzare lo squirt in modo più approfondito è giunto alla medesima conclusione. In occasione di questo approfondimento, è stato iniettato un pigmento blu all’interno delle vesciche delle partecipanti. Nella totalità dei casi, il liquido rilasciato durante lo squirting era blu. Ciò suggerisce un collegamento con la vescica, ma non solo. Infatti, analizzando il liquido in questione, si è anche scoperta una certa percentuale di PSA, il che significa che il liquido non proviene solo dalla vescica, ma anche dalle ghiandole di Skene.

    Non sai cosa sono le ghiandole di Skene? Non sei la sola, quindi è in arrivo una pillola di biologia. Note anche come ghiandole vestibolari minori, le ghiandole di Skene sono l’equivalente della prostata femminile. Queste ghiandole, costituite da un tessuto molto simile a quello del clitoride, sono due dotti posizionati ai lati dell’uretra (il canale collegato alla vescica che consente la fuoriuscita della pipì). Inoltre, presentano diverse funzioni davvero interessanti. Si pensa che siano in grado di rilasciare sostanze dalle proprietà antimicrobiche (come ad esempio lo zinco, che può bloccare la proliferazione batterica) utili a prevenire le infezioni del tratto urinario. 

    Cosa si prova mentre si squirta? E che aspetto ha lo squirting? 

    Se pensi di non aver mai squirtato, allora sicuramente ti starai domandando cosa si prova. Tuttavia, un po’ come per tutta la sfera sessuale, anche per quanto riguarda lo squirting non esiste una regola universale. Le esperienze, gli orgasmi e anche lo squirting sono unici e differenti. “Alcune donne provano una sensazione intensa e un piacevole senso di liberazione una volta rilasciato il liquido”, spiega la dottoressa Wilson-Manigat. “In altri casi, invece, la sensazione è più neutra e ci si accorge di aver squirtato solamente dalle lenzuola bagnate”.

    I ricercatori hanno scoperto che circa il 78,8% delle donne che squirtano definisce questa sensazione un “arricchimento della propria vita sessuale”, opinione condivisa nel 90% dei casi anche dall’altra persona della coppia. Dunque, in molti casi sembra essere un’esperienza davvero positiva. Ma se il tuo corpo proprio non ne vuole sapere di squirtare, non preoccuparti. È normale. Anzi, potremmo tranquillamente affermare che fai parte della maggioranza e più avanti approfondiremo il discorso.

    È normale e con che frequenza si verifica? 

    È normale squirtare? Assolutamente sì. Quanto è comune? Difficile rispondere. “Non lo sappiamo con esattezza, in parte perché non si è ancora raggiunto un parere unanime su cosa sia esattamente e da dove venga il liquido rilasciato durante lo squirting”, spiega la dottoressa Wilson-Manigat. Secondo uno studio, tra coloro che squirtano, la maggior parte ha dichiarato di squirtare più volte a settimana. Quindi, per coloro che ci riescono, sembra essere piuttosto frequente. 

    Inoltre, la dottoressa Wilson-Manigat spiega come, fino al 2011, gli studi a riguardo non facessero distinzione tra i vari liquidi rilasciati durante l’orgasmo, ragion per cui, ancora oggi, è difficile capire quanto lo squirting possa essere comune. In realtà, esistono svariate ragioni per cui, durante un rapporto sessuale, potresti rilasciare del liquido. Tra queste segnaliamo:

    • Lubrificazione vaginale durante l’eccitazione
    • Eiaculazione femminile: questo fenomeno è leggermente diverso dallo squirt. Ecco qui la spiegazione: l’eiaculazione femminile esiste ed è sempre prodotta dalle ghiandole di Skene, ma, a differenza dello squirting, viene descritta come l’espulsione di una goccia di circa 1 ml di liquido denso e lattiginoso. 
    • Pipì: se a volte ti capita di provare una sensazione di incontinenza, potrebbe capitarti anche di provare la cosiddetta incontinenza coitale. “L’incontinenza coitale viene descritta come una piccola perdita di urina durante la penetrazione o gli orgasmi”, spiega la dottoressa Wilson-Manigat. In poche parole, si tratta di un rilascio di ridotte quantità di urina durante i rapporti e non è come squirtare. Non c’è assolutamente nulla di cui vergognarsi. Qualora ti capitasse di provare questo tipo di incontinenza, rivolgiti al medico. Ti aiuterà a trovare diverse soluzioni per gestirla al meglio. 
    • Liquido dello squirting

    L’assenza di distinzione negli studi scientifici tra i liquidi rilasciati durante i rapporti è il motivo per cui ancora oggi è difficile stabilire quante persone riescano effettivamente a squirtare. Tuttavia, ciò che importa davvero non è conoscere il numero esatto, ma comprendere il proprio corpo. Se lo squirt è una componente comune della tua vita sessuale, allora buon per te. Ma se così non fosse, nessun problema. 

    Esiste davvero? 

    Dunque, adesso che sai cos’è lo squirting e da dove proviene, sarai curiosa di scoprire perché ci sono così tante domande riguardo la sua effettiva esistenza. Dal momento che le ricerche in questo ambito sono ancora una novità, oltre a essere anche piuttosto limitate, esistono ancora svariati pregiudizi per quanto riguarda lo squirting. 

    Uno dei falsi miti più comuni è quello secondo cui il liquido dello squirt è identico alla pipì, ma secondo la dottoressa Wilson-Manigat ce ne sono molti altri. Ecco alcuni dei falsi miti più comuni in cui si è imbattuta:

    • Lo squirting femminile è segno di un orgasmo pazzesco
    • Ogni donna/ragazza dovrebbe provare a squirtare
    • Chiunque vuole provare lo squirt

    È il risultato della stimolazione del punto G. Si pensa che il punto G, o punto di Gräfenberg, si trovi all’interno della vagina, lungo la parete superiore. Quando sei eccitata, si gonfia e si sente come una piccola sporgenza. Questo punto è una zona decisamente controversa dell’anatomia femminile. Nonostante molti pensino che l’orgasmo sia provocato dalla pressione applicata sul punto G, i risultati delle ricerche suggeriscono come il punto G non sia strutturato esattamente in questo modo, essendo, a tutti gli effetti, una parte del clitoride presente all’interno del corpo. 

    Lo squirting femminile non è un segno inequivocabile di un orgasmo o di un rapporto particolarmente intensi. Il fatto di non squirtare mai non significa nulla, non è indice di rapporti sessuali peggiori o meno piacevoli, può accadere solo certe volte o anche mai. Parlarne è sicuramente un ottimo modo per superare molti dei pregiudizi che circondano il mondo dello squirting e del piacere.

    Come funziona? 

    Non è ancora molto chiaro il motivo per cui alcune persone squirtano e altre no. Ognuno di noi reagisce in modo diverso alle varie stimolazioni sessuali ed è davvero eccitante sperimentare e capire cosa ci stuzzica. Tuttavia, ricorda che non dovresti mai sentirti sotto pressione a farlo. La cosa più importante è goderti appieno il rapporto che stai vivendo. 

    Ma conoscere i meccanismi del tuo corpo può aiutarti a capire meglio cos’è lo squirt e come fare squirting. Durante un orgasmo, i muscoli vaginali, uterini e anali si contraggono (o comprimono). Ecco spiegato il motivo per cui provi una sensazione di rilascio della tensione sessuale. Nonostante lo squirting non sia sempre ricollegabile a un orgasmo e nonostante le ricerche a riguardo siano ancora piuttosto limitate, si presume che succeda qualcosa di simile nel momento in cui si squirta: “Ritengo vi sia una contrazione combinata dei muscoli del pavimento pelvico che determina il rilascio del liquido”, sostiene la dottoressa Wilson-Manigat.

    Come si squirta 

    Ricorda sempre che lo squirt non è indicativo della qualità dei rapporti o dell’intensità dell’orgasmo. Ancora non si sa il perché, ma alcune persone sono in grado di squirtare, mentre altre non ci riescono. Ciò che sappiamo con certezza è che in entrambi i casi non c’è nulla di male. 

    “Ancora non si sa se tutte le donne possono arrivare a squirtare con la giusta stimolazione o se invece solo alcune possano provare questa esperienza”, afferma la dottoressa Wilson-Manigat. “A mio parere, non tutte sanno che si tratta semplicemente di una possibile alternativa e che, pertanto, è necessario capire se lo si riesce a fare o meno, durante un rapporto sessuale o tramite la masturbazione”.

    Se hai voglia di sperimentare, ecco un metodo suggerito dalla dottoressa Wilson-Manigat. “Il modo più semplice è quello di inserire le dita all’interno della vagina e di effettuare un movimento simile al gesto 'vieni qui', muovendo quindi le dita verso la parte anteriore della parete vaginale. Tuttavia, molte donne sostengono di essere riuscite a squirtare con la stimolazione di molte e diverse parti del corpo”. 

    Si tratta di sperimentare e provare a capire cosa funziona meglio per te. E, ovviamente, di divertirti durante la sperimentazione. Goditi ogni rapporto e, se riesci a squirtare, tanto meglio per te. 

    Squirting: riepiloghiamo

    C’è ancora tanto da imparare sullo squirting, ad oggi le ricerche sono molto limitate e, di conseguenza, esistono tanti falsi miti a riguardo. Ma, riassumendo: se ci riesci, squirtare è assolutamente normale. Per certe donne è una sensazione estremamente piacevole, ma non è necessariamente come si vede nei film porno. 

    D’altro canto, qualora non fossi mai riuscita a squirtare, la dottoressa Wilson-Manigat vuole darti un ultimo consiglio: “Riuscire a squirtare non è il fine ultimo del rapporto e non è affatto indispensabile per vivere un’esperienza sessuale straordinaria. Se ti concentri troppo sul come squirtare a tutti i costi, rischi di non goderti appieno l’esperienza. Quindi, allenta la pressione e pensa solo a divertirti”. 

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    Cronologia aggiornamenti

    Versione attuale (12 maggio 2023)

    Revisione medica di Dott.ssa Sameena Rahman, Specialista in ostetricia e ginecologia, professoressa clinica associata, Northwestern Feinberg School of Medicine, Illinois, Stati Uniti

    Pubblicato il (18 maggio 2023)

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