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Calcolo della data del parto in base all’ecografia
Calcolo della data del parto in base all’ecografia
Calcola la data presunta del parto in base all’ecografia e scopri le tappe principali della gravidanza.
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A 1 settimana di gravidanza, in realtà non sei ancora incinta. Poiché l’inizio della gravidanza si calcola dal primo giorno delle ultime mestruazioni, il bebè non è ancora stato concepito e il tuo corpo si sta preparando per l’ovulazione che darà origine alla gravidanza.
A 2 settimane di gravidanza, tecnicamente non sei ancora incinta. C’è un solo ovulo e tantissimi spermatozoi ansiosi di fecondarlo. L’utero e tutto il corpo si stanno preparando per il gran giorno dell’ovulazione, la fase in cui rimarrai incinta.
La terza settimana di gravidanza è quella in cui avviene l’impianto. Il tuo corpo rilascia la gonadotropina cronica (hCG), che causa l’aumento della produzione di estrogeni e progesterone e previene la maturazione di altri ovuli nelle ovaie. Molto presto inizierai ad avvertire i primi sintomi della gravidanza: mestruazioni mancate, nausea, variazioni nel seno.
A 4 settimane, il futuro bebè ha finalmente trovato la sua casa per i prossimi otto mesi. La blastocisti è finalmente giunta nell’utero da una delle tube di Falloppio. In questa fase il test di gravidanza potrebbe già risultare positivo.
Trascorsa la quinta settimana, ti accorgerai dell’assenza di mestruazioni, il segnale più evidente che aspetti un figlio. A causa delle oscillazioni ormonali, inizi ad avvertire i primi sintomi di gravidanza: seno gonfio, stanchezza, mal di testa e mal di schiena.
A partire dal compimento della sesta settimana, potresti avvertire le nausee mattutine. Queste sono dovute alle oscillazioni ormonali che si stanno verificando nel tuo corpo. Malessere, seno gonfio, areola del capezzolo più scura e minzione frequente potrebbero crearti qualche disagio. In caso di sanguinamento, rivolgiti subito al medico.
A 7 settimane di gravidanza, i sintomi iniziano a farsi sentire e il tuo utero quasi raddoppia le sue dimensioni. Preparati a un possibile peggioramento della nausea, della stanchezza, del bruciore di stomaco e di altri sintomi della gravidanza. Le nausee mattutine possono essere molto fastidiose. Prova a individuare qualche metodo per gestirle.
A 8 settimane devi prendere appuntamento per la tua prima visita dal ginecologo. Il medico prescriverà i test e gli esami necessari per il primo trimestre di gravidanza. A questo punto, le nausee mattutine possono diventare più fastidiose. Sii paziente, di solito durano solo fino alla 14a settimana.
A 9 settimane di gravidanza, il bebè è già lungo circa 16-18 mm e pesa intorno ai 3 grammi. La coda è scomparsa e iniziano a distinguersi meglio le caratteristiche umane. Le articolazioni delle mani e delle gambe diventano flessibili e iniziano a svilupparsi i capezzoli e i follicoli della peluria. Le papille gustative iniziano a formarsi sulla lingua insieme ai bozzoli dei denti.
La decima settimana di gravidanza è il momento in cui terminano di formarsi quasi tutti gli organi e i tessuti vitali. Ora iniziano finalmente a funzionare e crescere rapidamente. Il feto è in grado di ingoiare il liquido amniotico e di muovere braccia e gambe. La pelle si copre di una leggera peluria, mentre sulle dita compaiono piccole unghie. Nei maschi, i testicoli iniziano già a produrre testosterone.
A 11 settimane di gravidanza, il feto ha raggiunto le dimensioni di 5 cm. La testa è lunga quanto la metà del corpo, ma nelle prossime settimane il corpo crescerà abbastanza da compensarla. La pelle del feto è talmente sottile e trasparente che permette di intravedere una fitta rete di vasi sanguigni. I vasi della placenta si espandono per fornire al feto i nutrienti e l'ossigeno necessari.
A 12 settimane di gravidanza, il bebè pesa circa 14 grammi. Si stanno formando le corde vocali e i reni iniziano a produrre urina che riempie la vescica. Sebbene tu non riesca ancora a sentirlo, puoi vedere il bebè attraverso l’ecografia.
Hai terminato l’ultima settimana del primo trimestre! La maggior parte dei sintomi iniziali della gravidanza saranno presto un lontano ricordo. A 13 settimane di gravidanza, il feto continua la sua crescita. Ora è lungo più di 7 cm dalla testa al coccige.
A 14 settimane di gravidanza, la crescita del feto procede rapidamente. Tra poco, inizierai a sentirlo muoversi e scalciare. Il tuo corpo inizia a prendere peso. Questo è dovuto all’aumento del volume del sangue e della linfa.
A 15 settimane di gravidanza, il bebè inala attivamente il liquido amniotico attraverso il naso. Molto presto si noterà che sei incinta perché l’utero è salito dalla regione pelvica al basso addome. È ora di pensare a un po’ di shopping.
Hai compiuto 16 settimane di gravidanza e tutto ora diventa più reale! Il tuo piccolo bebè non è più tanto piccolo e ha ormai l’aspetto di un bambino. Trascorsa la 16a settimana di gravidanza, sei ormai incinta di 4 mesi. Questo significa che sei quasi a metà percorso e mancano altri 5 mesi!
Se finora la tua gravidanza passava inosservata con un pancione piccolino, d’ora in poi non sarà più così. Il punto vita inizierà gradualmente a scomparire, mentre l’utero sale e si sposta dall’area pelvica.
Se finora la rapidità della crescita del tuo bebè e l’aumento di peso delle ultime settimane ti ha sorpreso, dalla 18a settimana le cose si calmeranno un pochino, ma ci saranno ancora tanti eventi importanti nella giovanissima vita del tuo bebè. In questa fase, riesce a sbadigliare, stiracchiarsi e anche fare espressioni facciali come corrucciare il volto. Si sta sviluppando il suo senso del gusto e le papille gustative riescono a distinguere tra dolce e amaro.
A 19 settimane di gravidanza, il pancione è ben visibile. Iniziano a comparire i primi capelli sulla testa del bebè e le aree del cervello responsabili dei sensi (tatto, gusto, olfatto, vista e udito) si sviluppano rapidamente.
Congratulazioni! Sei a metà strada per incontrare il tuo bambino. Le sue gambe sono quasi stese, quindi d’ora in poi le misurazioni saranno dalla testa all’alluce.
Compiuta la 21a settimana di gravidanza hai fatto il giro di boa e sei a metà percorso per diventare mamma. Il bambino sta diventando grande. Ora puoi decisamene sentirne la presenza mentre esplora lo spazio che ha intorno.
Se stai entrando nella 22a settimana di gravidanza, senza dubbio lo spazio inizia a essere poco. Il bebè cresce e invade i tuoi spazi. Il tuo utero estende di circa 2 cm sopra l’ombelico per accogliere il bimbo che cresce.
Per molte donne, dalla 23a settimana inizia il periodo più entusiasmante perché il pancione è ben visibile. Tra le altre cose, gli occhi e le labbra del bimbo stanno prendendo forma. Inizierà a prendere sempre più peso e le rughe della pelle si distenderanno.
A 24 settimane di gravidanza, il feto è lungo circa 30 cm. Potresti avvertire una sensazione di formicolio alle articolazioni, nota come sindrome del tunnel carpale. È una condizione comune durante la gravidanza, che si verifica a causa del fluido che si accumula nelle articolazioni e comprime il nervo mediano.
Una volta compiute 25 settimane di gravidanza, sei vicina alla fine del secondo trimestre. Sembra che il tempo voli! A 25 settimane, sei a quasi 5 mesi e due settimane di gravidanza. Il bambino cresce regolarmente e anche se non è ancora pronto, non manca molto alla sua venuta al mondo.
A questo punto è probabile che tu abbia già preso dai 7 ai 10 kg di peso. Nel corso di questa settimana, il bimbo apre gli occhi per la prima volta. Non riesce ancora a vedere nulla nell’utero, ma apre e chiude gli occhi quando si addormenta e quando si sveglia.
La 27a settimana segna le ultime due settimane del secondo trimestre. Se il bambino è più attivo durante la notte potrebbe provocarti insonnia e difficoltà nel dormire. Compensa la mancanza di sonno durante la notte riposando di più durante il giorno, quando anche il bimbo dorme.
Compiute 28 settimane, entri nel terzo trimestre della gravidanza. In questa fase, il feto è già abbastanza sviluppato. Gli organi, i tessuti e i nervi continuano a crescere, ma ha già tutti gli apparati necessari per sopravvivere fuori dall’utero. Verso la fine delle gravidanza, i bambini iniziano a riconoscere voci e suoni familiari.
A 29 settimane, potresti sviluppare vene varicose come accade nel 40% delle donne in attesa. Questa è la fase in cui iniziare a monitorare l’attività del bambino. Se noti che diventa meno attivo, informa il tuo medico o la tua ostetrica.
A 30 settimane potresti avere il fiato corto. Il bambino è ancora alto, vicino alle costole ed è in attesa. Presto scenderà verso l’area pelvica.
A 31 settimane, il seno inizia a produrre il primo colostro che servirà a nutrire il bambino e potresti avere qualche perdita dai capezzoli. Questo è uno dei segnali che indica che il corpo si sta preparando al grande giorno. Potresti avere il fiato corto. Questa settimana è caratterizzata dallo sviluppo dei nervi e del cervello.
Compiute 32 settimane, il corpo potrebbe iniziare a flettere i muscoli per prepararsi al parto. Il bambino si prepara al suo debutto migliorando le capacità che lo aiuteranno a vivere fuori dal tuo grembo: ingoiare, respirare e succhiare.
A 33 settimane, potresti notare che i movimenti del bambino sono legati alla tua routine quotidiana. Il pancione continua a crescere e diventa sempre più difficile trovare una posizione comoda da seduta o per dormire.
Compiute le 34 settimane, i seni iniziano a perdere piccole quantità di colostro giallastro. Il bambino ha già le dimensioni di uno zaino e pesa quanto un melone. Se temi per la tua sicurezza, inizia a parlare di congedo di maternità con il tuo datore di lavoro.
A 35 settimane, inizi a capire come si muove il bambino nel grembo semplicemente guardandoti il pancione. Questo potrebbe provocarti qualche disagio e lasciarti con il fiato un po’ corto. A questo punto, molte mamme non vedono l’ora che il bimbo nasca, mentre altre iniziano ad avere un po’ d’ansia per il parto. Entrambe le sensazioni sono assolutamente normali.
Compiute le 36 settimane, il bambino dorme per il 60-80% del tempo. Si è finalmente spostato nella cavità pelvica, la pressione sul tuo diaframma si è allentata e ti senti più alleggerita. Il bambino è ora in grado di aprire gli occhi, succhiarsi il pollice, respirare e riconoscere le voci.
Hai terminato la 37a settimana di gravidanza, congratulazioni! Il bambino scende ancora più giù nella pelvi. È considerato a termine e può effettivamente nascere da un momento all’altro. Assicurati di essere pronta all’arrivo del nuovo membro della famiglia.
Terminata la 38a settimana, la necessità di urinare diventa sempre più frequente. La pressione sulla vescica è enorme. Il bambino funziona completamente come un essere umano e la placenta è cresciuta completamente.
Hai terminato la 39a settimana di gravidanza! Il bambino è a termine, quindi completamente sviluppato e aspetta il momento giusto per fare il suo ingresso. Hai preparato tutto ciò che serve?
Completata la 40a settimana potresti aver già superato la data presunta del parto. Non preoccuparti, dedicati agli ultimi preparativi perché il tuo piccolino arriverà presto.
A 41 settimane non vedi l’ora di partorire e accogliere il tuo bebè. Ma stai tranquilla, molte neomamme superano la data presunta e va comunque tutto bene.
Quando una gravidanza dura 42 settimane o più si parla di gravidanza post termine. Sebbene non siano molti gli studi che spiegano le cause di una durata della gravidanza superiore a 42 settimane, gli esperti ritengono che alla base possano esserci fattori ormonali, genetici o addirittura l’obesità.
Hai appena fatto il test di gravidanza ed è risultato positivo? Congratulazioni per la bella notizia! Di sicuro, non vedi l’ora di sapere quando nascerà il tuo bambino, ovvero la data presunta del parto (o DPP).
Anche se i primi sintomi della gravidanza iniziano già manifestarsi, in realtà la gravidanza sembra diventare “reale” solo quando si vede il bambino sul monitor durante la prima ecografia. Fortunatamente, non dovrai attendere a lungo.
Come capire quanti giorni mancano al parto? La data presunta del parto viene spesso determinata in base alla data delle ultime mestruazioni; tuttavia, esiste anche un altro metodo che permette di calcolare la data del parto tramite l’ecografia. Continua a leggere per saperne di più. Se non riesci ad aspettare fino al prossimo appuntamento dal ginecologo e la curiosità è troppa, questo strumento può fornirti una stima approssimativa della data del parto basata sull’ecografia.
Inserisci la data dell’ecografia, il numero di settimane e giorni di gravidanza, secondo la tua stima, e il calcolatore ecografico del parto qui sopra ti restituirà una previsione della data in cui potresti dare alla luce il tuo bambino. Ricorda che il risultato è del tutto indicativo e non sostituisce una consulenza medica. Scorrendo in basso troverai ulteriori dettagli importanti riguardo all’età gestazionale, il termine medico che indica di quante settimane sei incinta. Ti spiegheremo anche come si svolge l’esame ecografico e cosa aspettarti.
La data presunta del parto è solo un’indicazione della possibile data di nascita del tuo bambino, ma il parto può avvenire in qualsiasi momento man mano che la gravidanza si avvicina al termine. La durata media di una gravidanza è di 40 settimane, ma solo il 5% dei bambini nasce esattamente nel giorno previsto. È del tutto normale partorire tra la 37ª e le 41ª settimana di gravidanza, quindi assicurati di avere pronta la borsa per l’ospedale.
Comprendere a che punto sei della gravidanza è importante per molte ragioni. Monitorare lo sviluppo fetale può aiutarti a capire cosa aspettarti in ogni fase della gravidanza. Inoltre, il tuo piccolo attraverserà diverse fasi di sviluppo e raggiungerà importanti traguardi prima di nascere. Quindi, la data presunta del parto offre al medico le informazioni necessarie per monitorare la salute del bambino.
Riepiloghiamo
- La data presunta del parto si calcola combinando i dati raccolti durante l’ecografia e la data delle ultime mestruazioni. Il calcolatore sopra prevede la data presunta del parto in base all’ecografia.
- La DPP è solo una stima e non una data certa. Ricorda: solo il 5% dei bambini nasce esattamente nella data prevista.
- La data presunta del parto può variare rispetto alla stima iniziale, perché la data basata sulle ultime mestruazioni può non coincidere con la DPP basata sui dati ecografici, con uno scarto di più giorni o anche di settimane.
- La modalità Gravidanza di Flo Premium offre a te e al tuo partner, nel caso in cui usiate Flo a due, tante informazioni utili su tutte le tappe della gravidanza fino al parto. Puoi anche leggere i consigli di Flo per scoprire altre utili informazioni sulla gravidanza.
La tua DPP è basata sulle ultime mestruazioni o sull’ecografia?
Probabilmente, hai deciso di consultare questa pagina del calcolatore ecografico del parto perché hai scoperto da poco di essere incinta e vuoi sapere quando partorirai. Ora ti spieghiamo tutto con l’aiuto della dottoressa Renita White, ginecologa in Georgia, Stati Uniti.
A dire il vero, calcolare la data del parto può essere alquanto complesso, poiché esistono diversi metodi per farlo. In linea di massima, una gravidanza dura 280 giorni o 40 settimane, ma sono considerate normali tutte le gravidanze che durano tra le 37 e le 41 settimane. Ciò significa che, a seconda di quando inizia il travaglio, la tua gravidanza può durare leggermente di più o di meno dei classici 9 mesi. Per monitorare la gravidanza, eseguire il calcolo delle settimane di gravidanza e calcolare la data presunta del parto, i medici utilizzano l’età gestazionale, che indica di quanto sei incinta in settimane e giorni. L’età gestazionale del feto si calcola a partire dal primo giorno delle ultime mestruazioni (UM) fino alla data attuale.
Questo metodo presuppone un ciclo mestruale regolare di 28 giorni, con l’ovulazione che si verifica sempre nel 14° giorno. Ma sappiamo che per la maggior parte di noi non è così. Infatti, solo il 16% delle donne ha un ciclo di 28 giorni e sono considerati normali anche cicli di durata variabile tra i 21 e i 35 giorni. Se non ricordi la data di inizio delle ultime mestruazioni o se hai un ciclo irregolare, può essere complicato determinare con precisione la data presunta usando questo metodo. In questi casi, un calcolatore ecografico del parto può risultare particolarmente utile.
Avrai un quadro più preciso dello sviluppo fetale durante la prima ecografia a circa 12 settimane o prima, a seconda di dove vivi. Nel corso dell’esame ecografico, il cui funzionamento è spiegato meglio di seguito, vengono misurate le dimensioni del feto e il medico stima di quanto sei incinta e quando potresti partorire. Successivamente, potrebbe confrontare questa stima con la data presunta del parto calcolata in base alle ultime mestruazioni.
Come spiega la dottoressa White, “per le donne con cicli prevedibili, la DPP viene stimata in base alle ultime mestruazioni, a condizione che il risultato ecografico corrisponda a tale data stimata, con un margine di variazione di 5-7 giorni”.
“Se i dati ecografici non coincidono con le stime basate sul primo giorno delle ultime mestruazioni, si utilizza la data del parto calcolata tramite ecografia”, aggiunge.
Come predire la data del parto con l’ecografia?
L’ecografia è uno strumento diagnostico essenziale durante la gravidanza. Non solo consente di stimare la data del parto, ma permette anche al medico di monitorare la salute del bambino. Come viene eseguita?
“L’ecografia è una metodica diagnostica per immagini che consente al medico di visualizzare il feto durante il suo sviluppo e di esaminarne le caratteristiche fisiche”, spiega la dottoressa White. La maggior parte delle donne incinte viene sottoposta ad almeno due ecografie ostetriche durante la gravidanza. La prima, eseguita verso la fine del primo trimestre, è chiamata ecografia di datazione e consente di stimare la DPP. La seconda, eseguita intorno alle 20 settimane, è l’ecografia morfologica, che permette di verificare il corretto sviluppo del feto e, se i genitori lo richiedono, di conoscerne il sesso. Se il medico ne ravvisa la necessità, vengono eseguiti ulteriori esami ecografici.
L’ecografia del primo trimestre può essere addominale, con una sonda applicata sull’addome o transvaginale, con una sonda simile a un bastoncino inserita in vagina. Si tratta di due metodiche non invasive e non dolorose né per te né per il bambino; ma, se hai dei dubbi non esitare a porre domande al medico.
Nel corso di un’ecografia addominale, di cui probabilmente avrai sentito parlare più spesso, potrebbe essere necessario avere la vescica piena per ottimizzare l’angolo di osservazione del feto. Questo, solitamente, è l’unico aspetto un po’ più fastidioso di questa procedura. L’ecografista ti chiederà di sdraiarti sul lettino e di scoprire l’addome, quindi applicherà del gel sull’area che andrà a contatto con la sonda. Il gel potrebbe essere un po’ freddo ma non provoca alcun tipo di dolore. L’ecografista procederà quindi a esplorare l’area interessata con la sonda, applicando una pressione maggiore in alcuni punti, per ottenere un’immagine chiara del feto.
“Questa tecnica impiega onde ad alta frequenza anziché radiazioni, quindi è un esame sicuro in gravidanza”, aggiunge la dottoressa White. L’ecografia transvaginale segue lo stesso approccio ed è anch’essa sicura.
Il medico calcolerà la data presunta del parto con metodi leggermente differenti a seconda della data dell’ecografia.
- Molto probabilmente, ti sottoporrai all’ecografia di datazione durante il primo trimestre. In tal caso, “la data presunta del parto viene determinata misurando la lunghezza del feto dalla testa al sacro o lunghezza cranio-caudale”, spiega la dottoressa White.
- Se, per qualsiasi motivo, l’ecografia di datazione viene eseguita nel secondo trimestre, l’ecografista “determinerà la data presunta del parto e il peso misurando la testa, l’addome e l’osso femorale del feto”, aggiunge.
Perché potresti non vedere il bambino durante l’ecografia
Se, durante la prima ecografia, il tuo medico non riesce a vedere il feto, non allarmarti. Una delle spiegazioni più semplici è legata alla tempistica dell’esame, quindi non significa necessariamente che la gravidanza non proceda correttamente. “Se l’ecografia viene eseguita troppo presto, è possibile che il feto non sia ancora visibile”, afferma la dottoressa White. “Il feto non diventa visibile se non intorno alle 6 settimane”.
Detto ciò, ci sono altre condizioni da considerare. In alcuni casi, la mancata visibilità del feto potrebbe indicare una gravidanza ectopica, quando l’embrione si sviluppa fuori dall’utero, o un aborto spontaneo precoce. Se hai delle preoccupazioni, parlane con il tuo medico per ricevere supporto e altri consigli.
Quando è meglio fare l’ecografia per ottenere una stima più accurata della DPP?
Per determinare la DPP con maggiore precisione, è preferibile effettuare l’ecografia il prima possibile, secondo la dottoressa White. “Nelle prime 12 settimane di sviluppo, le dimensioni del feto misurate dalla testa al sacro sono piuttosto uniformi tra tutti i feti”, spiega la dottoressa. Man mano che la gravidanza procede, però, i feti iniziano a crescere a ritmi diversi: “alcuni crescono più velocemente di altri, acquisiscono più massa grassa e si presentano più lunghi”, afferma la dottoressa White. Questo può rendere “più difficile il calcolo della data del parto nelle fasi più avanzate della gravidanza”, aggiunge.
È possibile che la DPP basata sull’ecografia si discosti di due settimane nel primo trimestre?
È piuttosto frequente che la data presunta del parto venga rettificata di qualche giorno o persino di qualche settimana, se la stima basata sulle ultime mestruazioni non corrisponde ai dati rilevati tramite ecografia. Molte persone non ricordano con precisione la data delle ultime mestruazioni o hanno cicli irregolari, fattori che possono influire sul calcolo della DPP basato sulle ultime mestruazioni.
La regola generale è “quanto prima si esegue l’ecografia, tanto più affidabile sarà il calcolo della data presunta del parto, afferma la dottoressa White. Pertanto, “se, in base alle ultime mestruazioni, una donna è incinta di 9 settimane o meno e la stima ecografica si discosta di oltre cinque giorni, si preferisce seguire la datazione ecografica”, spiega.
Ciononostante se, per qualsiasi motivo, ti sottoponi all’ecografia di datazione più avanti nella gravidanza, ad esempio durante il secondo o terzo trimestre, la DPP stimata dall’ecografia viene solitamente considerata meno precisa, a causa delle differenze individuali nella crescita fetale a questo punto della gravidanza. Se hai domande sulla tua data presunta o se è cambiata e non sai perché, rivolgiti al tuo medico.
È essenziale ricordare che la data presunta del parto è semplicemente una stima e “raramente coincide con la data effettiva in cui avverrà il parto”, spiega la dottoressa White. “La DPP rappresenta comunque un punto di riferimento importante per stabilire se la gravidanza è a termine o pretermine e per valutare il feto si sta sviluppando in modo adeguato rispetto all’età gestazionale”.
Come sottolinea la dottoressa White, è importante distinguere tra la data presunta e la data effettiva del parto. “In base al decorso della gravidanza, i medici potrebbero suggerire di anticipare il parto rispetto alla data presunta”, continua. “Questo non significa che la data presunta sia cambiata, ma solo che la data del parto non coinciderà con la previsione”.
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