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    I tamponi al CBD sono sicuri? Ecco tutto ciò che dovresti sapere

    Aggiornato il 17 febbraio 2023
    Fonti Verificate
    Revisione medica di Dottoressa Sara Twogood, Specialista in ostetricia e ginecologia, Cedars-Sinai Medical Group, California, Stati Uniti
    Standard di fact-checking di Flo

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    I tamponi al CBD vengono pubblicizzati come metodo per contrastare i dolori mestruali, ma quali sono le basi scientifiche? È sicuro e legale utilizzarli? Funzionano? Lo abbiamo chiesto a due ginecologhe.

    Negli ultimi anni, si parla sempre di più di cannabidiolo (o CBD), composto che si trova nella pianta di cannabis e commercializzato in prodotti per la cura della persona come make-up e skincare, in cibi e bevande e persino nei prodotti per la gestione delle mestruazioni, in particolare i tamponi al CBD. 

    Probabilmente ti starai chiedendo come sia possibile che un estratto della cannabis possa essere proposto come modo per combattere i dolori mestruali. Quali sono i dati scientifici alla base di questi proclami? L'uso di tamponi al CBD è sicuro e legale? Abbiamo chiesto a due specialiste in ostetricia e ginecologia di fornirci qualche dato.

    È importante sottolineare che se hai dubbi sugli ingredienti dei prodotti mestruali (come i tamponi al CBD) o se hai notato variazioni nel tuo stato di salute sessuale e riproduttivo, devi sempre consultare il tuo medico. Non c'è assolutamente motivo di provare alcun imbarazzo. Il medico saprà rispondere alle tue domande e tranquillizzarti. Un calendario mestruale, come il tracker del ciclo Flo, è una soluzione semplice per monitorare il tuo ciclo mestruale.  

    Cos'è il CBD? È legale?

    Il CBD, o cannabidiolo, è uno dei tanti composti contenuti nella cannabis. È il secondo principio attivo più presente nella pianta insieme al tetraidrocannabinolo (THC), ma diversamente da questo, il CBD non crea dipendenza se non in persone con storie pregresse di dipendenza da altre sostanze. Se questo è il tuo caso, chiedi assistenza al tuo medico.

    Il CBD non è tossico e non provoca "sballo", perché non è una sostanza psicoattiva, a differenza del THC. 

    Inoltre, non viene rilevato nei test antidroga. Infatti, il CBD è legale in vari paesi, tra cui Stati Uniti e Regno Unito, a condizione che sia derivato dalla canapa e non dalla marijuana. In realtà, e questo può destare una certa confusione, queste due piante appartengono alla stessa specie, ma secondo le leggi degli Stati Uniti, la canapa è definita come pianta di cannabis contenente lo 0,3% o meno di THC, mentre la marijuana come pianta di cannabis contenente oltre lo 0,3% di THC. Nel Regno Unito, il CBD è legale a condizione che sia estratto da piante di canapa contenenti meno dello 0,2% di THC. 

    Spesso, le norme in materia di CBD differiscono a seconda della località in cui vivi, quindi è sempre meglio verificare le leggi locali prima di acquistare prodotti che lo contengono.

    Cosa sono i tamponi al CBD?

    Come suggerisce il nome, i tamponi al CBD sono assorbenti interni rivestiti da una miscela di CBD e una sostanza carrier come il burro di cacao (che favorisce l'assorbimento del composto nel corpo) o normali tamponi trattati con gocce di CBD. 

    Forse ti stai chiedendo perché il CBD sia stato associato ai prodotti per le mestruazioni. Vari studi hanno evidenziato che il CBD potrebbe avere proprietà antinfiammatorie e antiossidanti. Viene spesso promosso come rimedio per tutta una serie di problemi di salute, dall'insonnia, all'ansia fino al dolore cronico e all'infiammazione. Ed è qui che entrano in gioco i dolori mestruali, ma non esistono ancora evidenze mediche definitive che ne dimostrino l'efficacia in questo senso.

    I tamponi al CBD aiutano ad alleviare i crampi?

    Se l'aggiunta del CBD ai prodotti per le mestruazioni, come i tamponi, si basa sull'idea di alleviare i crampi, cosa sappiamo sui suoi reali benefici? "Purtroppo, non esistono dati pubblicati in merito all'uso del CBD per i dolori mestruali", afferma la dottoressa Jenna Beckham. "Ogni persona risponde in modo diverso al CBD. Per alcune la sostanza risulta molto benefica e terapeutica, per altre potrebbe non esserlo affatto". 

    La teoria è che, assunto per via vaginale, il CBD interagisca con i recettori cannabinoidi della mucosa (le membrane mucose) della vagina. I recettori cannabinoidi sono sparsi in tutto il corpo e compongono il complesso sistema endocannabinoide che contribuisce a regolare una serie di funzioni come l'appetito, il sonno, la risposta all'infiammazione e al dolore. 

    I tamponi al CBD potrebbero aiutare il farmaco ad agire localmente e ad alleviare l'infiammazione dovuta alle contrazioni uterine che causano i crampi mestruali. Tuttavia, non è ancora chiaro se questo sia vero o falso perché gli studi sui ricettori cannabinoidi vaginali sono ancora limitati. 

    "Secondo alcune evidenze, il CBD potrebbe agire specificamente per ridurre l'infiammazione senza gli effetti collaterali dei tradizionali farmaci antinfiammatori”, spiega la dottoressa Jenna Flanagan. Questo perché il CBD non contiene tutte le proprietà degli altri farmaci antinfiammatori non steroidei (come l'ibuprofene), che possono irritare la mucosa gastrica. Tuttavia, ancora una volta, "in generale la disponibilità di studi scientifici è ancora limitata" per poter sostenere questa ipotesi, secondo la dottoressa Flanagan.

    "Ogni persona risponde in modo diverso al CBD. Per alcune la sostanza risulta molto benefica e terapeutica, per altre potrebbe non esserlo affatto".

    Come mai non sono disponibili maggiori studi sugli effetti del CBD? Fino a pochi anni fa, la sostanza era illegale negli Stati Uniti e in Europa, per questo la comunità scientifica dispone di poche informazioni circa i suoi effetti sul corpo umano e ancor meno sui dolori mestruali, poiché questo aspetto non è stato ancora studiato.

    Le conseguenze della carenza di ricerche scientifiche sono ancora più vaste, basti pensare che l'FDA (Food and Drug Administration), l'autorità di tutela della salute pubblica negli Stati Uniti, al momento non considera il CBD una sostanza controllata e pertanto i suoi dosaggi sono poco regolamentati. 

    L'FDA dichiara: "diversamente dai farmaci approvati, i prodotti a base di CBD non sono stati sottoposti alle revisioni dell'FDA nell'ambito di una procedura di approvazione e non c'è stata alcuna valutazione da parte dell'FDA in merito all'efficacia e alla sicurezza nel trattamento di particolari patologie, al dosaggio appropriato e alle possibili interazioni con altri farmaci o alimenti, né rispetto ai potenziali effetti collaterali e ad altre questioni di sicurezza".

    Sebbene i tamponi siano regolamentati come dispositivi medici, l'FDA non ha ancora approvato quelli al CBD. Questo non significa necessariamente che non dovresti usarli, ma è consigliabile chiedere una consulenza medica se ci stai pensando. Cerca i marchi che hanno pubblicato trial clinici che dimostrino l'efficacia e la sicurezza dei propri tamponi al CBD. Consulta i criteri dell'FDA statunitense e della Direttiva sulla sicurezza generale dei prodotti dell’Unione Europea che stabiliscono le regole affinché i prodotti soddisfino gli standard per i test in laboratorio. Verifica se il marchio che stai valutando li ha seguiti. 

    Questo non significa che il CBD sia completamente ignorato dalla comunità medica. L'FDA ha approvato un farmaco derivato da CBD, l'Epidolex, medicinale soggetto a prescrizione impiegato per il trattamento delle convulsioni in forme rare e severe di epilessia infantile. Questo potrebbe rappresentare un precedente per futuri utilizzi del CBD in ambito medico, ma al momento non esistono evidenze reali che il CBD possa alleviare i dolori mestruali.

    I tamponi al CBD sono sicuri?

    Sebbene non si possa stabilire con certezza se i tamponi al CBD funzionano per ridurre crampi e dolori, la buona notizia è che il CBD è considerato una sostanza generalmente sicura. Tuttavia, la dottoressa Beckham ci avverte comunque circa i potenziali effetti collaterali dei tamponi al CBD. 

    "I dati sull'uso dei tamponi al CBD sono limitati", afferma. "Il dosaggio all'interno dei tamponi non è regolamentato. Inoltre, qualunque cosa inserita in vagina può causare irritazione o perfino un'infezione. Il CBD potrebbe inoltre interagire con altri farmaci assunti, dunque è importante verificare con il proprio medico prima di utilizzarli".

    La dottoressa Beckham consiglia inoltre "a chi sta allattando o è incinta di non usare i tamponi o altri prodotti al CBD". 

    Questo è in linea con le raccomandazioni dell'FDA che sconsigliano vivamente l'uso di CBD in gravidanza e allattamento. Al momento, non sono disponibili studi sugli esseri umani riguardanti gli effetti del CBD sulla gravidanza, ma alcuni studi su animali hanno rilevato che elevati dosaggi di CBD possono avere un effetto negativo sullo sviluppo dell'apparato riproduttivo del feto. Altre ricerche hanno rilevato che bassi livelli di CBD possono essere trasmessi attraverso il latte materno, pertanto è meglio essere cauti ed evitare i prodotti a base di CBD durante la gravidanza o l’allattamento. 

    Se stai valutando l'uso di tamponi al CBD, la dottoressa Beckham suggerisce di controllare gli ingredienti sull'etichetta del prodotto e di consultare il sito web del produttore per verificare che i prodotti vengano sottoposti a test di sicurezza ed efficacia indipendenti. 

    Se hai domande o dubbi sui prodotti a base di CBD, parlane con il tuo medico e in caso di reazioni al CBD rivolgiti immediatamente a un professionista. 

    Tamponi al CBD: riepiloghiamo

    Il dolore mestruale, o dismenorrea, è un comune sintomo mestruale che affligge la maggior parte delle donne e persone con mestruazioni. Un utile strumento che può aiutare a prevedere l'inizio delle mestruazioni e quindi prepararsi per il dolore associato è il calcolatore del ciclo mestruale. Spesso il dolore mestruale può essere debilitante ed è comprensibile che molte di noi siano interessate a nuovi metodi per alleviarlo. 

    Purtroppo, la ricerca non è ancora né sufficiente né abbastanza solida per stabilire che i tamponi al CBD siano un trattamento efficace per i dolori mestruali, sebbene siano generalmente sicuri da utilizzare a condizione di non essere incinte, non allattare al seno e non assumere farmaci che potrebbero causare interazioni.

    Se stai valutando l'uso dei tamponi al CBD, questo è il consiglio della dottoressa Beckham: "Prima di iniziare un nuovo trattamento, parlane sempre con il tuo medico di fiducia. Inoltre, è importante discutere dei dettagli specifici dei dolori mestruali in modo da poter indagare sulle possibili cause. Alcune cause possono essere gestite meglio con trattamenti specifici. Talvolta è necessario procedere per tentativi, perché non esiste una ricetta che vada bene per tutti coloro che affrontano i dolori mestruali". 

    "Se, dopo aver seguito le normali raccomandazioni, il dolore è ancora tale da influire sulla vita quotidiana, la paziente dovrebbe chiedere assistenza medica", aggiunge la dottoressa Flanagan. "Se si desidera, è possibile provare l'olio di CBD autonomamente, tuttavia, non esistono tamponi o supposte vaginali al CBD prescrivibili approvati dall'FDA al momento". 

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    Cronologia aggiornamenti

    Versione attuale (17 febbraio 2023)

    Revisione medica di Dottoressa Sara Twogood, Specialista in ostetricia e ginecologia, Cedars-Sinai Medical Group, California, Stati Uniti

    Pubblicato il (20 dicembre 2022)

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