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    Quanto tempo impiega lo spermatozoo a raggiungere l’ovulo dopo il rapporto?

    Aggiornato il 19 giugno 2023
    Fonti Verificate
    Revisione medica di Dottoressa Amanda Kallen, Professoressa associata di ostetricia, ginecologia ed endocrinologia riproduttiva, Scuola di Medicina dell’Università di Yale, Connecticut, Stati Uniti
    Standard di fact-checking di Flo

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    In questo articolo spiegheremo molte cose su fecondazione e concepimento. Come sappiamo, affinché si possa rimanere incinta, uno spermatozoo deve fecondare un ovulo. Sembra un concetto semplice, ma è più complesso di quanto pensi. 

    Probabilmente ritieni che se hai rapporti non protetti durante il tuo periodo fertile, la gravidanza sia garantita. In realtà, le probabilità di rimanere incinta sono solo tra il 10% e il 33% (a seconda della distanza temporale tra il rapporto e l’ovulazione), il che dimostra che il risultato non è poi così scontato.

    Se ti interessa approfondire come avviene il concepimento, sei nel posto giusto. Quanto tempo serve agli spermatozoi per raggiungere l’ovulo dopo un rapporto? Qual è il percorso degli spermatozoi? E quanti spermatozoi possono realisticamente arrivare alla meta? 

    Per rispondere a queste (e altre) domande scottanti di educazione sessuale, abbiamo esaminato vari studi di ricerca e chiesto all’esperta di fertilità ed endocrinologia riproduttiva, componente del team medico di Flo, la dottoressa Tiffany Jones, di offrirci una panoramica di quello che succede nel nostro corpo e spiegarci: quanto tempo ci vuole per fecondare un ovulo, quanto dura lo sperma, dopo quanti giorni dal rapporto avviene la fecondazione e come funziona il concepimento.

    Ma andiamo per ordine. Prima di tutto vogliamo capire cosa succede dopo il rapporto e quanto tempo impiega il liquido seminale per raggiungere l’ovulo e in che modo lo fa.

    Vediamo allora come funziona il concepimento: qual è la destinazione finale e quale distanza separa gli spermatozoi dall’ovulo.

    Dopo l’eiaculazione, il percorso degli spermatozoi è tutt’altro che agevole: devono risalire dalla vagina, attraverso la cervice, fino all’utero e infine raggiungere la tuba uterina corretta in cui trovare l’ovulo; una bella sfida. In generale, la distanza da percorrere di 15-18 cm è, come afferma la dottoressa Jones, “una strada molto lunga per un piccolissimo spermatozoo!”

    Qual è il tempo di raggiungimento dell’ovulo?

    Una volta stabilita la distanza, probabilmente ti starai chiedendo quanto tempo serve allo spermatozoo per attraversarla. Solitamente il raggiungimento dell’ovulo da parte dello spermatozoo avviene in un tempo compreso tra i 15 e i 45 minuti dopo l’eiaculazione. Tuttavia, potrebbe impiegare molto più tempo se al momento del rapporto non avevi ancora ovulato. È naturale allora domandarsi quanto sopravvivono gli spermatozoi. Ebbene, uno spermatozoo può vivere nell’apparato riproduttivo femminile e aspettare di incontrare l’ovulo fino a cinque giorni.

    Anche se il suo percorso è lungo e tortuoso, il piccolo spermatozoo può contare su qualche piccolo aiuto. A soli otto secondi dall’ingresso dello sperma in vagina, il pH della parte superiore dell’organo femminile aumenta, rendendo l’ambiente più congeniale. Più o meno contemporaneamente (entro un minuto dall’eiaculazione) il liquido seminale si addensa, assumendo la consistenza di un gel. I ricercatori non sono ancora sicuri al 100% dei motivi, ma si ritiene che questa variazione possa aiutare a trattenere lo sperma vicino all’apertura della cervice. Successivamente, circa 30-60 minuti più tardi, il gel si decompone e gli spermatozoi possono riprendere a nuotare. Mossa intelligente, vero?

    A questo punto ti starai chiedendo dove, come e quando avviene il concepimento o la fecondazione e quanti spermatozoi raggiungono l’ovulo.

    In verità solo una piccola parte dello sperma eiaculato riesce effettivamente a percorrere tutta la strada che porta all’ovulo. Durante un rapporto sessuale, vengono eiaculati, di norma, circa 300 milioni di spermatozoi, ma solo circa 200 riescono a raggiungere l’ovulo. Sono comunque molti, se consideriamo che, affinché si verifichi la fecondazione, ne basta uno.

    Non solo gli spermatozoi devono fare molta strada per arrivare all’ovulo, ma incontrano anche una serie di “trappole”, come le chiama la dottoressa Jones. Si tratta di difese naturali che il corpo mette in atto per assicurarsi che solo lo spermatozoo migliore raggiunga l’ovulo.

    Il primo ostacolo si trova nella cervice, dove gli spermatozoi devono superare il muco cervicale, che può bloccarli e intrappolarli. Se stai provando a rimanere incinta, non preoccuparti; durante l’ovulazione, il muco diventa più acquoso per consentire a più spermatozoi di andare avanti.

    Gli spermatozoi che riescono ad attraversare la cervice si dirigono verso la tuba destra o sinistra. Le possibilità di incontrare un ovulo da fecondare sono a questo punto del 50% perché ogni mese è arrivato un ovulo soltanto in una delle due tube. La dottoressa Jones aggiunge che “non tutti gli spermatozoi fanno la scelta giusta una volta giunti al bivio”. Si stima che solo circa 10.000 spermatozoi entrino nella tuba corretta. 

    Per rendere il tutto ancora più complicato, le tube uterine hanno anche delle aperture “molto strette” dal lato dell’utero, il che riduce ancora una volta il numero di spermatozoi in grado risalire la tuba fino a destinazione. Tuttavia, questo è l’ultimo ostacolo, poiché la fecondazione avviene tipicamente proprio all’interno della tuba uterina.

    Perché non si verifica una gravidanza ogni volta che si hanno rapporti durante l’ovulazione?

    Finora, sembra che i conti non tornino: solo circa 200 spermatozoi espulsi con l’eiaculazione sono in grado di raggiungere l’ovulo, tuttavia per ogni rapporto non protetto durante il periodo fertile, le probabilità che si verifichi un concepimento vanno dal 10% al 33%. La domanda, quindi, non ha ancora una risposta: perché non si verifica una gravidanza ogni volta che si hanno rapporti durante l’ovulazione?

    Le ragioni sono varie, secondo la dottoressa Jones. “Non tutti gli spermatozoi sono capaci di fecondare un ovulo, a causa della forma della loro testa o di altri difetti che non agevolano la penetrazione della membrana (corona radiata) che protegge l’ovulo”, spiega. “Inoltre, con l’avanzare dell’età, questa membrana può ispessirsi e indurirsi, rendendo più difficile la fecondazione.” 

    Gli ostacoli non sono limitati al processo di fecondazione naturale. La dottoressa Jones spiega che: “Anche con la FIVET (fecondazione in vitro), in cui un ovulo e uno spermatozoo vengono incubati insieme in un piatto da laboratorio (inseminazione convenzionale), la fecondazione non sempre avviene”.

    Fin qui abbiamo spiegato come avviene il concepimento e anche dopo quanto tempo avviene la fecondazione dopo un rapporto. Ora andiamo avanti e approfondiamo altri aspetti di questo affascinante fenomeno.

    Cosa succede se uno spermatozoo raggiunge un ovulo già fecondato?

    Ricordi le immagini dell’ovulo fecondato che sicuramente hai visto sui libri di scienze? Nella maggior parte dei casi, l’ovulo era circondato da tanti spermatozoi in competizione tra loro sul punto di penetrare la membrana esterna da un momento all’altro. La domanda è: può uno spermatozoo penetrare un ovulo già fecondato?

    La risposta è no, ci dice la dottoressa Jones. “I nostri ovuli sono circondati da uno strato di cellule denominato zona pellucida ”, spiega. “Quando lo spermatozoo irrompe ed entra nell’ovulo, questa membrana si cementifica in modo da non consentire ad altri di entrare”.

    Tuttavia, sebbene uno spermatozoo non possa entrare in un ovulo già fecondato, è possibile che più spermatozoi riescano nell’impresa contemporaneamente. Si tratta di un evento molto raro, che prende il nome di “doppia fecondazione” e si verifica nell’1% dei casi. Purtroppo, in questa eventualità il materiale genetico è troppo perché avvenga una normale fecondazione e in genere l’ovulo non sopravvive.

    Ci si accorge della fecondazione o dell’impianto dell’ovulo?

    No, non è possibile accorgersi della fecondazione né dell’impianto dell’ovulo nella parete uterina. Tuttavia, la dottoressa Jones ci spiega che potresti avere un leggero sanguinamento o spotting quando avviene l’impianto. Se dovesse capitare a te, non preoccuparti, ma se hai dubbi prenota una visita medica.

    Cos’è l’impianto e quanto tempo impiega un ovulo fecondato per impiantarsi?

    L’impianto avviene quando un ovulo fecondato attraversa la tuba per impiantarsi sulla parete uterina. Può impiegare da 6 a 10 giorni, a seconda della lunghezza del suo percorso; se l’ovulo viene fecondato nella parte alta della tuba, impiegherà più tempo per scendere verso l’utero.

    C’è qualcosa che puoi fare per aumentare le probabilità di fecondazione?

    In teoria, dovresti avere rapporti sessuali non più di cinque giorni prima dell’ovulazione e puoi aumentare le probabilità monitorando il tuo ciclo mestruale in modo da individuare correttamente il tuo periodo fertile. Infatti, uno studio pubblicato dalla rivista Fertility and Sterility nel 2019, ha rivelato che le maggiori probabilità di rimanere incinta (41%) si hanno quando il rapporto avviene il giorno prima dell’ovulazione.

    A parte questo, l’esperta di fertilità dottoressa Jones afferma di non conoscere escamotage che “aiuterebbero lo sperma e l’ovulo ad avviare il processo naturale della fecondazione nel corpo”. Per chi ha difficoltà a concepire naturalmente, esistono procedure eseguibili in laboratorio, come l’iniezione intracitoplasmatica dello spermatozoo in cui lo sperma viene fisicamente iniettato in un ovulo. Di norma, questa procedura viene suggerita solo alle coppie con problemi di fertilità maschile (ad esempio, numero basso o ridotta motilità degli spermatozoi).

    Come impedire allo sperma di raggiungere e fecondare l’ovulo dopo un rapporto non protetto se non desideri rimanere incinta?

    Se hai avuto rapporti non protetti e non desideri una gravidanza, i contraccettivi di emergenza, come la pillola del giorno dopo, possono interrompere o ritardare il rilascio dell’ovulo, impedendo di fatto la fecondazione. Se l’ovulo è già stato rilasciato, i contraccettivi di emergenza possono anche impedire la fecondazione o l’impianto.

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    Bibliografia

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    Cronologia aggiornamenti

    Versione attuale (19 giugno 2023)

    Revisione medica di Dottoressa Amanda Kallen, Professoressa associata di ostetricia, ginecologia ed endocrinologia riproduttiva, Scuola di Medicina dell’Università di Yale, Connecticut, Stati Uniti

    Pubblicato il (27 giugno 2023)

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